Cittadinanza digitale: come ci si comporta in un’aula virtuale

Didattica a distanza: quale migliore occasione per costruire le basi per una buona ed onesta interazione secondo regole di “cittadinanza digitale”?

Ecco cosa ho fatto.

Prima lezione online. Pongo la domanda: “Abbiamo questo nuovo modo di comunicare, una video lezione online: come deve essere per funzionare bene?”. Segue brainstorming su chat. Raccolgo i concetti condivisi dagli studenti e disegno una mappa concettuale (uso l’iPad collegato al PC e la disegno aiutandomi con la app Jamboard di Gsuite): “dobbiamo rispettare i turni nell’intervenire”; “non dobbiamo sbattere fuori i compagni”; “non dobbiamo fare foto e postarle sui social network”; “dobbiamo ricapitolare le idee principali per i compagni che non sentono bene” ….

Ho chiesto poi di fare un poster digitale rivolto a teenager per insegnare a essere responsabili mentre si segue una lezione online, invitando ad approfondire i vari temi (turni in chat, uso di immagini/video etc.).

La risposta dei ragazzi è stata davvero entusiasmante ed i prodotti digitali realizzati lo sono altrettanto.

Fill in the blanks

Per ricapitolare in modo coinvolgente una lezione: preparare frasi che riassumano i concetti principali ma in cui MANCHI IL TERMINE ESSENZIALE. Chiedere agli studenti di identificare la parola mancante. Si può fare usando una presentazione con slides in cui nella prima ci sia la frase con la parola mancante e nella seconda la frase completa. Le proposte per la parola mancante si possono raccogliere tramite chat. In alternativa, si può usare un documento condiviso (ma solo con classi poco numerose). Far seguire ad ogni concetto una piccola discussione/riflessione.

Argomentare online

Esercitare gli studenti al dibattito è possibile anche online: “Kialo” permette di creare dibattiti tra studenti o partecipare a dibattiti esistenti, a partire da temi scelti dal docente o proposti da altri. Gran parte del materiale è in lingua inglese, ma si possono creare dibattiti anche in lingua italiana.
https://www.kialo.com/

Pagina web dedicata su sito della scuola

Realizzare una pagina dedicata del sito della scuola in cui raccogliere i contributi e le risorse on line realizzate dai docenti: ad esempio creando una cartella condivisa, divisa per classi e materie, accessibile in sola visualizzazione alle famiglie ma modificabile dai colleghi. Arricchirla inoltre con tutorial e guide per colleghi e genitori.
Realizzare infine dei webinar rivolti alla comunità scolastica (per es. con la G suite o con strumenti equivalenti).

Pre, durante, post

Premeeting: rendo disponibili materiali (documenti, link o schede mie in bacheca registro elettronico – canale istituzionale) propedeutici (es. Greco I anno – civiltà e lingua).

Meeting on line: puntualizzo argomento con condivisione schermo (uno dei materiali già inviati oppure altro correlato, come pagina web o altro materiale mio), ci si confronta su quanto visionato, poi chiarimenti e dritte per poter operare autonomamente. 

Postmeeting: ulteriore condivisione di link di approfondimento e completamento lavoro autonomo, se c’è anche eventuale registrazione mp4 del meeting (ma solo per la parte formativa).

Tutorial di disegno

ll sito www.aac-less.it, collegato all’omonimo canale YouTube, contiene i video tutorial su gran parte degli argomenti di Disegno trattati nella scuola secondaria di primo e secondo grado: COSTRUZIONI GEOMETRICHE – DISEGNO TECNICO – GEOMETRIA DESCRITTIVA. È flessibile e facilmente adattabile ad ogni stile di insegnamento.

Autovalutazione a distanza

L’autovalutazione dello studente è di più difficile gestione nella didattica a distanza. Se in classe è facile dare delle domande e ricevere un veloce feedback, online si può usare Learning Apps (https://learningapps.org/) che sotto forma di game permette veloci ripassi per feedback istantanei degli studenti.

Video lezioni a cura degli studenti

Chiedere agli studenti di presentare al gruppo classe un lavoro loro assegnato  (diverso per alunno/a), attraverso delle brevi video-lezioni. Può essere per esempio una rielaborazione personale della lezione o del materiale di studio, o una piccola ricerca. Le istruzioni vengono comunicate dal docente attraverso un video tutorial o una mail.

Tante micro pause

La cosa che manca di più nelle lezioni remote… è l’essere insieme nello stesso luogo, con tutti i segnali che questo comporta. Gli studenti sono ancora attenti o sono stanchi? In una classe, di fronte a evidenti segnali di stanchezza, faremmo “qualcosa”: da una battuta a una piccola pausa. Nelle lezioni remote, possiamo pianificare delle micro pause. Per esempio, al termine di un argomento difficile o ogni tot minuti, possiamo dire: “Ora chiudiamo i microfoni, prendetevi un bicchiere d’acqua… sgranchitevi le gambe… tra 3 minuti riprendiamo”. Questo comportamento dovrebbe ovviare alla deriva opposta, di un istruttore che parla spedito senza tutti i correttivi che in presenza mettiamo in atto spontaneamente, in reazione ai segnali del contesto.