RISCHIO! sovraccarico

Mi sono resa conto che, col fatto che (quasi) tutte le lezioni vengono registrate, gli studenti potrebbero voler rivedere tutti i video per preparare gli esami, rischiando il sovraccarico: diventerebbe una sorta di “replay” di un intero semestre, che aggiungerebbe tempo al tempo dello studio. Ho fatto dunque due cose: (1) registro video più brevi, solo della parte “istruzionale” e non della parte di domande/interazione; (2) rendo disponibili prima della lezione successiva dei video (sempre brevi, o fatti da me “in solitudine”, o reperiti in rete) che esprimono i concetti principali che voglio spiegare. Chiedo agli studenti di guardarli e poi faccio lezioni di esercizi, discussione o Q/A. Saranno questi video più concisi (di 15 min al posto di 45 min) a restare come riferimento per il ripasso finale… e l’interazione nelle sessioni sincrone è più viva.

3 pensieri riguardo “RISCHIO! sovraccarico”

  1. Buongiorno. Idea molto interessante….spesso ho capito che in una video lezione di un’ora si interviene, si o no, con non più di una decina di ragazzi, anche perché manca il contatto visivo. Con questo tutti hanno già visionato il video con i concetti principali e dunque la video lezione è resa più interattiva piuttosto che qualcosa che assomiglia una lezione frontale.
    Ti ringrazio dello spunto
    Saluti

    1. Grazie del commento! Diciamo che e’ certo che spiegare un concetto in un video che si prepara con calma, da soli, richiede meno tempo che spiegarlo in una situazione sincrona, seppure remota, dove si sa che “dall’altra parte c’e’ qualcuno” e quindi si indulge in qualche ripetizione in piu’ (OPPORTUNA, sia chiaro), in un po’ di interazione (di nuovo: opportuna), generando pero’ un sovraccarico per il momento del ripasso.

  2. è vero! Sono d’accordo: temo di dover prendere sul serio i “mal di testa” che mi affliggono da quando sto collegata giornate intere per lezioni, correzioni e comunicazioni Immagino che sarà lo stesso per i ragazzi.

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