Studenti che diventano docenti

Nella nostra scuola paritaria sono presenti tutti gli ordini, dall’infanzia al liceo (scientifico). I ragazzi di quarta liceo stanno realizzando per i bimbi di quinta primaria (che stanno studiando ora i Romani) delle mini videolezioni su Virgilio e l’Eneide. Agli studenti di quinta primaria sarà chiesto di esprimere il proprio giudizio e votare la lezione più chiara e coinvolgente. Conosciamo davvero qualcosa quando siamo in grado di spiegarlo agli altri, no?

Un pensiero riguardo “Studenti che diventano docenti”

  1. Lavoro in una scuola primaria e ho sempre tratto grandi benefici dalla peer education..intesa non solo nella sua dimensione orizzontale (condivisione di saperi ed esperienze tra i membri del gruppo classe o di classi parallele, ), ma anche verticale, coinvolgendo alunni di classi diverse, ma sempre delle elementari (e sempre del mio plesso).. Questo ultimo aspetto, in presenza, è risultato difficile da pianificare ed è stato attuato poche volte. In effetti con la DAD si superano ostacoli organizzativi e logistici… Coinvolgere alunni, anche coetanei, ma di plessi diversi o addirittura ragazzi della scuola secondaria di primo grado potrà diventare una pratica non più occasionale (attualmente ridotta ad un “una tantum” del progetto continuità classi quinte-prima media!!)

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