Uniformità e formazione

Per una DaD efficace, è fondamentale che docenti, studenti e famiglie siano formati e che tutti utilizzino lo strumento con la stessa consapevolezza. Noi abbiamo preparato dei videotutorial sull’uso di GSuite per i colleghi e per i ragazzi. È vero, in rete se ne trovano mille, ma abbiamo constatato che uno realizzato ad hoc per il proprio istituto fa centro!

Studenti che diventano docenti

Nella nostra scuola paritaria sono presenti tutti gli ordini, dall’infanzia al liceo (scientifico). I ragazzi di quarta liceo stanno realizzando per i bimbi di quinta primaria (che stanno studiando ora i Romani) delle mini videolezioni su Virgilio e l’Eneide. Agli studenti di quinta primaria sarà chiesto di esprimere il proprio giudizio e votare la lezione più chiara e coinvolgente. Conosciamo davvero qualcosa quando siamo in grado di spiegarlo agli altri, no?

Video per domande e risposte

Propongo di usare come strumento molto motivante per gli studenti l’uso di flipgrid, utilizzabile anche in app da smartphone e tablet, con il quale il docente può creare un filo di discussione tramite videocapsule, cioè alla domanda gli studenti rispondono con un breve video e possono vedere ed ascoltare le risposte degli altri. Può essere utilizzato dai piccolissimi fino agli adulti. Il docente invia un link e un codice e gli studenti cliccano e registrano il loro messaggio. https://info.flipgrid.com.

“Cavalieri” virtuali

In aula, con classi non troppo numerose chiedo ad ogni studente di avere un “cavaliere” con il proprio nome davanti (non il cognome), per creare una atmosfera più personale. Nella lezione online è possibile farlo anche con classi numerose visto che si vede il nome dello studente: se qualcuno prende il microfono e fa una domanda oppure se la fa nella chat (che magari scorre veloce, con vari contributi), nel rispondere DICO ESPLICITAMENTE A CHI STO RISPONDENDO (“Giuseppe chiede…”). Questo consente di manifestare attenzione alle persone e, per la chat, fa sì che si capisca ancora meglio a quale domanda tra tante si sta rispondendo.

Metteteci la faccia!

È ovvio: nelle lezioni remote, manca la presenza fisica. I partecipanti sono “voci”, a volte anche “volti”, ma sfumati, piccoli e temporaneamente presenti. Ma sappiamo che la persona è legata a doppio filo a ciò che insegna/impara. Aumentate l’effetto presenza, soprattutto nel caso in cui voleste basare tutta la lezione su slides o altri mezzi visivi spersonalizzati. Cominciate e chiudete la lezione con la vostra faccia, nel posto in cui siete (badate a ciò che si vede…). Se avete classi piccole, chiedete a chi apre il microfono per fare domande di attivare anche il video e farsi vedere. Aumenterà molto il senso di essere insieme.

Cosa vedono gli studenti

Per vedere quel che vedono gli studenti ed essere quindi certi di essere “tutti sulla stessa barca”, tenere un secondo dispositivo connesso al sistema di webconferencing che si usa aperto, con un altro utente connesso. Questo eviterà per esempio di parlare per qualche minuto commentando delle slides per scoprire che i 250 studenti non vedono nulla…