Come poter interrogare efficacemente anche online? Quali le modalità per saggiare la vera preparazione dei nostri studenti? Proviamo a immaginare delle strategie per aiutarli a concentrarsi meglio…cerchiamo anche di pensare a come evitare che leggano e/o reperiscano informazioni dai vari supporti non inquadrati dalla webcam…proviamo a chiudere gli occhi e a concentrarci…
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Video-lezioni: cosa hanno capito gli studenti?
Grazie al Tool EVOLI (Polimi, progetto Erasmus+, https://evoli.altervista.org/), che permette a noi docenti di caricare una video-lezione sulla piattaforma e consegnare ai ragazzi un codice d’accesso a tale video, ho raccolto feedback dai miei studenti in tempo reale: Evoli mi dice quanti ragazzi hanno visualizzato il mio video e mi riporta le loro domande a riguardo, anche restituendomi un grafico con i dati relativi ai punti della lezione meglio compresi e per nulla capiti. Tramite una lezione su Google Meet io e i miei ragazzi abbiamo poi rielaborato insieme i contenuti e io, anche in questa situazione, avuto così la possibilità di raccontare loro il bello dell’arte.
Interrogazioni remote
Webcam accesa, da entrambe le parti, poi domande e risposte “come” in presenza. Come fissare gli orari? Per esempio con un foglio di calcolo in uno spazio cloud condiviso, che abbia nelle RIGHE le finestre temporali (es. 9.20-9.40; 9.40-10.00…) e nelle COLONNE il nome dello studente. A seconda delle situazioni/livelli scolastici, si può o meno lasciare libertà agli studenti di scegliere il proprio “momento”. Sempre a seconda delle situazioni può essere utile avere durante l’interrogazione remota altri 2-3 studenti connessi, come testimoni. Non è utile avere l’intera classe, anche perché con alcune piattaforme i ragazzi potrebbero suggerire con messaggi di chat privati le risposte corrette all’interrogato.