Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry ci ha insegnato il valore della sana ritualità: “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice.” Anche gli insegnanti della scuola materna possono farsi sentire con cadenza regolare (una volta al giorno e alla stessa ora) per instaurare un clima di tranquillità. Inviando una e-mail giornaliera alle 9:00 del mattino non solo si può illustrare un piano per la giornata e offrire suggerimenti per non fermare l’apprendimento nelle diverse aree curricolari, ma si fa anche comprendere ai bambini e alle loro famiglie di essere parte di una realtà che ha solo cambiato modalità ma non è scomparsa. Inoltre, per rimanere in contatto con l’esperienza di apprendimento del bambino si può chiedere ai genitori di documentare il suo lavoro attraverso foto o brevi video – naturalmente, previa verifica delle condizioni relative alla privacy. (fonte: https://www.edsurge.comù).
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Attività di laboratorio
Insegno Laboratorio di Scienze Meccaniche e sicuramente per le attività di laboratorio questo è un momento complicato. Possiamo comunque contribuire a far vivere la scuola ai nostri ragazzi realizzando noi insegnanti, in prima persona, brevi video sugli argomenti che stiamo spiegando (es. io ho realizzato questo breve video sulla prova di temprabilità Jominy: https://youtu.be/P9NVsyKHc-4): sebbene in rete ci siano già diversi contributi sugli argomenti che trattiamo a lezione, realizzarli direttamente fa sentire ai ragazzi che la nostra scuola non si ferma ma continua ad accompagnarli.
RISCHIO! sovraccarico
Mi sono resa conto che, col fatto che (quasi) tutte le lezioni vengono registrate, gli studenti potrebbero voler rivedere tutti i video per preparare gli esami, rischiando il sovraccarico: diventerebbe una sorta di “replay” di un intero semestre, che aggiungerebbe tempo al tempo dello studio. Ho fatto dunque due cose: (1) registro video più brevi, solo della parte “istruzionale” e non della parte di domande/interazione; (2) rendo disponibili prima della lezione successiva dei video (sempre brevi, o fatti da me “in solitudine”, o reperiti in rete) che esprimono i concetti principali che voglio spiegare. Chiedo agli studenti di guardarli e poi faccio lezioni di esercizi, discussione o Q/A. Saranno questi video più concisi (di 15 min al posto di 45 min) a restare come riferimento per il ripasso finale… e l’interazione nelle sessioni sincrone è più viva.