Tornare sempre alla stessa ora

Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry ci ha insegnato il valore della sana ritualità: “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice.” Anche gli insegnanti della scuola materna possono farsi sentire con cadenza regolare (una volta al giorno e alla stessa ora) per instaurare un clima di tranquillità. Inviando una e-mail giornaliera alle 9:00 del mattino non solo si può illustrare un piano per la giornata e offrire suggerimenti per non fermare l’apprendimento nelle diverse aree curricolari, ma si fa anche comprendere ai bambini e alle loro famiglie di essere parte di una realtà che ha solo cambiato modalità ma non è scomparsa. Inoltre, per rimanere in contatto con l’esperienza di apprendimento del bambino si può chiedere ai genitori di documentare il suo lavoro attraverso foto o brevi video – naturalmente, previa verifica delle condizioni relative alla privacy. (fonte: https://www.edsurge.comù).

Gruppi di lavoro

Per proseguire con il mio corso di restauro ho creato diverse stanze in Teams, ognuna dedicata a un gruppo di lavoro. Mentre un assistente seguiva con la classe intera l’esercitazione che si stava eseguendo, io ‘entravo’ nelle varie stanze chiedendo agli studenti di condividere i disegni su cui stavano lavorando: una volta che acquisivo i documenti (via scanner o fotografati), li commentavo insieme ai ragazzzi e poi passavo a un’altra stanza per ripetere la procedura di visione e commento con il nuovo gruppo. La condivisione degli schermi ha funzionato bene e io sono riuscita ad aiutare i miei studenti.

Problemi di privacy

Alcuni ordini scolastici (medie inferiori, in particolar modo) si confrontano con la necessità di tutelare la privacy. In questi casi, si può sfruttare l’uso già “legalizzato” del registro elettronico – se creato con Nuvola, per esempio, si ha la possibilità non solo di caricare i voti ma anche di condividere contenuti didattici.

Con i più piccoli

Per sostenere le famiglie nella gestione delle attività per i più piccini, noi insegnanti possiamo creare uno spazio di condivisione di semplice uso, che sia accessibile a tutti (per esempio, anche ai nonni): in questa bacheca virtuale saranno disponibili videoletture di testi, audioletture di filastrocche, video-canti animati e si potranno lasciare pensieri, disegni e foto in risposta alle attività comuni. Dando una cadenza di pubblicazione, creeremo un’aspettativa, dunque una routine che farà sentire la nostra presenza.

Compiti virtuali

Per rendere questo momento meno “solitario”, si può avviare una video-chiamata (tramite Skype, Whatsapp o qualsaisi altra piattaforma) tra genitori: i bambini potranno fare i compiti insieme e così, interagendo, la correzione sarà meglio accolta, e gli adulti si potranno alternare nel seguire i figli e verificare il lavoro.

Uniformità e formazione

Per una DaD efficace, è fondamentale che docenti, studenti e famiglie siano formati e che tutti utilizzino lo strumento con la stessa consapevolezza. Noi abbiamo preparato dei videotutorial sull’uso di GSuite per i colleghi e per i ragazzi. È vero, in rete se ne trovano mille, ma abbiamo constatato che uno realizzato ad hoc per il proprio istituto fa centro!

Cartelloni virtuali

Per raccogliere materiali didattici, link e proposte di vario tipo in uno spazio colorato facilmente accessibile e fruibile ho usato un’app gratuita, “PADLET”. Ho condiviso un link che permette di leggere, scaricare, mettere like e, previa autorizzazione, anche di commentare e contribuire con immagini, video, file audio, file pdf… Una DIDATTICA A DISTANZA adatta a grandi e piccini.