Lezioni di massimo 30 minuti, correzione dei compiti a casa direttamente sul documento di Google, verifiche di un quarto d’ora a microfoni aperti: fare scuola in piccole dosi può essere una valida soluzione!
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L’interrogazione online
Come poter interrogare efficacemente anche online? Quali le modalità per saggiare la vera preparazione dei nostri studenti? Proviamo a immaginare delle strategie per aiutarli a concentrarsi meglio…cerchiamo anche di pensare a come evitare che leggano e/o reperiscano informazioni dai vari supporti non inquadrati dalla webcam…proviamo a chiudere gli occhi e a concentrarci…
L’allenamento digitale
L’organizzazione delle attività settimanali e il mettersi alla prova con nuove modalità.
“Rappresentanti di classe”
Prima di iniziare il corso, ho scritto una mail (2 giorni prima della prima lezione) a tutti gli iscritti (200) e ho detto: nominate 3 rappresentanti di classe che si impegnino a seguire TUTTE le lezioni e le esercitazioni e fatemi sapere chi sono, con tutti i riferimenti per stare in contatto. NOTA: non ho detto COME fare, ma nel giro di 35 minuti avevo i nominativi. I rappresentanti sono gli unici che durante la lezione online hanno il diritto di aprire i microfoni e interrompermi, se nella chat vedono che qualcosa non sta funzionando o c’e’ bisogno di una spiegazione particolare (per me sarebbe impossibile seguire la chat). Funziona benissimo, si sentono molto responsabili!
Tante micro pause
La cosa che manca di più nelle lezioni remote… è l’essere insieme nello stesso luogo, con tutti i segnali che questo comporta. Gli studenti sono ancora attenti o sono stanchi? In una classe, di fronte a evidenti segnali di stanchezza, faremmo “qualcosa”: da una battuta a una piccola pausa. Nelle lezioni remote, possiamo pianificare delle micro pause. Per esempio, al termine di un argomento difficile o ogni tot minuti, possiamo dire: “Ora chiudiamo i microfoni, prendetevi un bicchiere d’acqua… sgranchitevi le gambe… tra 3 minuti riprendiamo”. Questo comportamento dovrebbe ovviare alla deriva opposta, di un istruttore che parla spedito senza tutti i correttivi che in presenza mettiamo in atto spontaneamente, in reazione ai segnali del contesto.
Esserci in 2
Per la prima lezione, in cui normalmente si danno molte istruzioni “pratiche” e informazioni su regole, esame etc. è utile essere in due nella stanza virtuale: docente ed esercitatore. Il docente svolge la spiegazione, l’esercitatore gestisce la chat rispondendo a tutte le cose pratiche (es. “Posso usare il linguaggio Python? NO”). Questa configurazione si può applicare anche ad altre lezioni che possano dare luogo a molta micro-interazione. È ovviamente “onerosa”in termini di risorse umane necessarie.
Quiz a risposta multipla
Un quiz a risposta multipla nella chat? Si può. Scrivete la domanda e poi le risposte possibili, chiedendo di mettere “like” a quella ritenuta corretta/migliore/preferita. Problema: gli studenti possono farsi condizionare dal crescere dei “like” a una delle risposte. Pur tuttavia, questa modalità può servire ad avere rapidamente il polso della situazione della comprensione di un gruppo classe o a raccogliere una opinione (cosa preferite tra…?).
Tutti col proprio nome!
Se domandano di fare accesso o fanno accesso studenti con strani nickname o “guest”, pregarli di rifare accesso con le proprie credenziali ufficiali e subito dopo “eliminarli” dalla stanza virtuale, perché siano costretti a rifare effettivamente l’accesso.