La cosa che manca di più nelle lezioni remote… è l’essere insieme nello stesso luogo, con tutti i segnali che questo comporta. Gli studenti sono ancora attenti o sono stanchi? In una classe, di fronte a evidenti segnali di stanchezza, faremmo “qualcosa”: da una battuta a una piccola pausa. Nelle lezioni remote, possiamo pianificare delle micro pause. Per esempio, al termine di un argomento difficile o ogni tot minuti, possiamo dire: “Ora chiudiamo i microfoni, prendetevi un bicchiere d’acqua… sgranchitevi le gambe… tra 3 minuti riprendiamo”. Questo comportamento dovrebbe ovviare alla deriva opposta, di un istruttore che parla spedito senza tutti i correttivi che in presenza mettiamo in atto spontaneamente, in reazione ai segnali del contesto.
Autore: staff
Preparare le “istruzioni”
Preparare la stanza virtuale lasciando già scritte nella chat le istruzioni pratiche per seguire al meglio la lezione. Per esempio: “aprite tutti il libro di fisica, alla pagina 33”. Così quando comincia la lezione tutti sono pronti e non si perde tempo.
Scarsa connessione
Se ci sono problemi di connessione: accontentarsi dell’audio e della webcam del docente. Silenziare tutti i microfoni degli studenti. Spiegare che possono “alzare la mano” in vari modi, per esempio scrivendo in chat (dipende dal sistema che si usa) e che di conseguenza verrà riattivato il loro microfono.
Cosa vedono gli studenti
Per vedere quel che vedono gli studenti ed essere quindi certi di essere “tutti sulla stessa barca”, tenere un secondo dispositivo connesso al sistema di webconferencing che si usa aperto, con un altro utente connesso. Questo eviterà per esempio di parlare per qualche minuto commentando delle slides per scoprire che i 250 studenti non vedono nulla…
Esserci in 2
Per la prima lezione, in cui normalmente si danno molte istruzioni “pratiche” e informazioni su regole, esame etc. è utile essere in due nella stanza virtuale: docente ed esercitatore. Il docente svolge la spiegazione, l’esercitatore gestisce la chat rispondendo a tutte le cose pratiche (es. “Posso usare il linguaggio Python? NO”). Questa configurazione si può applicare anche ad altre lezioni che possano dare luogo a molta micro-interazione. È ovviamente “onerosa”in termini di risorse umane necessarie.
Quiz a risposta multipla
Un quiz a risposta multipla nella chat? Si può. Scrivete la domanda e poi le risposte possibili, chiedendo di mettere “like” a quella ritenuta corretta/migliore/preferita. Problema: gli studenti possono farsi condizionare dal crescere dei “like” a una delle risposte. Pur tuttavia, questa modalità può servire ad avere rapidamente il polso della situazione della comprensione di un gruppo classe o a raccogliere una opinione (cosa preferite tra…?).
Separare lezioni da esercitazioni
Si può usare la chat (che resta “attiva” sempre) per raccogliere dubbi e domande durante la settimana (stile forum) e poi dedicare la prima parte di ogni esercitazione ad essi. Vantaggi: si ottimizza la gestione di dubbi/domande (se non si risponde ad ogni messaggio durante la settimana); si evita di fare praticamente sempre lezione/esercitazione mescolate.
Piccoli esercizi con immagini
Nel caso di piccoli esercizi, si può usare “onenote” (come testo o con l’aggiunta di immagini tramite ipad o banalmente disegni manuali), che dovrebbe rimanere anche come “storia” nella stanza. I disegni manuali potrebbero sembrare difficili, ma dopo averci preso un po’ di manualità è quasi come scrivere col gesso.
Piccoli esercizi durante la “diretta”
… magari assegnati nelle slide e poi aventi la soluzione nel video: una telecamera che inquadri il foglio può essere utile, ma anche semplicemente un foglio scritto a mano e poi messo davanti alla webcam del PC può andare bene. Tanto agli studenti non interessa l’intero processo di scrittura, ma solo vedere i vari passaggi o il “risultato”. In questo modo le slide rimangono solo con il testo dell’esercizio su cui gli studenti possono pensare senza avere la soluzione subito dopo. Mentre poi sono “costretti” ad andare a seguirsi la lezione per vedere la soluzione o comunque se l’esercizio è giusto.
Tutti col proprio nome!
Se domandano di fare accesso o fanno accesso studenti con strani nickname o “guest”, pregarli di rifare accesso con le proprie credenziali ufficiali e subito dopo “eliminarli” dalla stanza virtuale, perché siano costretti a rifare effettivamente l’accesso.